Castel San Giorgio: L'Antica Chiesa del SS. Salvatore

foto della chiesa del SS. Salvatore in Castel San Giorgio, foto di Giuseppe Benevento tutti i diritti a lui riservati. Anno di scatto del 1984


La prima Chiesa del complesso risale al X° secolo d.C. è di circa venti metri quadrati, e oggi s’intravedono poche tracce, ma da un’analisi fatta sul posto, da storici locali, è accertato che era posta nella zona accanto al Campanile verso il lato della montagna, dove s’intravedono strutture molto antiche. 

Ai piedi del campanile è incastonata nella struttura una colonna in granito del periodo romano, facendo immaginare la presenza di un tempio pagano. Un'altra colonna è posizionata all’ingresso del complesso. La seconda Chiesa adesso diruta, viene costruita tra il XIII – XIV secolo, ed è a Croce latina, ricorda simbolicamente la Croce di Cristo, con altare disposto verso Oriente. Sull’Altare Maggiore una volta troneggiava una cona del 1537 che rappresentava la “Trasfigurazione di Gesù con altri Santi” della quale si sono perse le tracce, l’ultima notizia la troviamo a metà 1700.


Della chiesa restano alcune finestre a circa tre metri di altezza, la struttura esterna in pietre locali, manca il tetto, il campanile che un tempo era più basso rispetto all’attuale, e il bellissimo portale. Il primo documento ufficiale della chiesa del SS. Salvatore viene rintracciato alla Badia di Cava dei Tirreni nelle pergamene del Codice Cavensis, è dell’Anno Domini 986 in cui il presbitero Leo cita i confini di terreni della chiesa di S. Angelo del luogo Apus - monte dove, dalla parte di occidente confina con una terra di S. Salvatore che si dice nel Castro. La Chiesa nell’anno 1511 ha il titolo di Parrocchia e successivamente anche quello di Arcipretura, nel suo distretto comprende: la Cappella di S. Maria di Costantinopoli dei casali di Aiello e Campomanfoli, la Cappella della SS.ma Annunziata del casale di Costa, la Cappella e Romitorio di San Michele Arcangelo sull’omonimo monte, la Cappella dello Spirito Santo, la Cappella di San Simone e Georgio ( poi Romitorio di San Giacomo) del casale di Cortedomini, la Cappella di S. Maria alla Barra posta in mezzo alla piazza di San Giorgio. 

Nel 1500, ha il titolo di Arcipretura e la sua confraternita. Durante gli anni ha avuto varie fasi di ristrutturazioni, nel XV, XVII e XVIII secolo. All’inizio del 1800 risulta che la chiesa deve essere riparata, e nel periodo fra il 1840 e 1853 le messe si celebrano nella sede della Confraternita perché nella chiesa Madre vi sono infiltrazioni di acqua e il tetto sta per crollare. Dopo la morte del parroco Pasquale Forte che avviene nel 1852, la chiesa è abbandonata definitivamente e l’Arcivescovo di Salerno Marino Paglia in data 6 luglio 1853, eleva due nuove Parrocchie, una nella chiesa della SS.ma Annunziata a Costa, l’altra in quella di S. Maria di Costantinopoli a Campomanfoli. La chiesa dello Spirito Santo e di S. Maria alla Barra passano nel 1840 alla parrocchia di San Giorgio. 

Il portale d’accesso originario della chiesa, oggi tamponato, è costituito da un portale finemente scolpito da maestranze cavesi tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, ed è preceduto da una serie di gradini per superare il dislivello tra l'antica chiesa e il sagrato vicino all’ex Confraternita. Il campanile che sovrasta l'intera fabbrica, è costituito da muratura in pietrame per quanto riguarda la parte bassa e da muratura in tufo da una quota di circa 10 metri fino alla sommità; La campana grande porta la data del 1507. 

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