
CONTROLLI A TAPPETO SUGLI SCARICHI FOGNARI ABUSIVI, ARRIVA L'ORDINANZA
Gli scarichi fognari che contribuiscono all'inquinamento del Torrente Solofrana provenienti dal Comune di Roccapiemonte potrebbero davvero essere chiusi.
Questa è l'ordinanza emessa dal Sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano all'indomani dello scempio ambientale che si sta consumando sul comune di Roccapiemonte ai danni del Torrente Solofrana e del Bacino del Sarno. Uno scarico che in passato con l'ex Sindaco Andrea Pascarelli aveva visto già molte polemiche ma senza alcuna soluzione. Si attivò il giornalista e ambientalista Michele Buscè anni addietro che andò a sollecitare la cittadinanza locale nel ribellarsi a tale situazione, lo stesso fece una denuncia depositata alla procura della repubblica nel lontano 2013 e una rinnovata il 2016. Con il Cnsbii - Corpo delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani sono stati effettuati numerosi sopralluoghi con i Forestali.
L'ATTIVITA' DEL CONSORZIO DI BONIFICA DEL COMPRENSORIO SARNO
Il Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno ha fatto un'azione di controllo nel collettore laddove vengono sversati i reflui civili. Infatti proprio il collettore consortile subisce il danno di questo inquinamento. Lo stesso Consorzio di Bonifica ha intimato il Comune di Roccapiemonte a porre immediato rimedio a questa situazione che sembra iniziare a trovare la strada della soluzione. Ad oggi nonostante una precedenza ordinanza del Sindaco Pagano, nessun abitato ha fatto richiesta di allaccio alla pubblica fognatura, questo ci farà intendere che ci sarà ancora tanto da attendere, essendo oltre i 180 gli scarichi censiti dal Consorzio di Bonifica del Sarno. Continua così l'azione incisiva dell'Ente di Bonifica che fa intendere chiaramente da che parte sta, dalla parte della tutela dell'ambiente.
Segue ordinanza...
- comunicare entro e non oltre 15 giorni dalla data dell’ordinanza (quindi dal 26 novembre 2020) i tipi di allaccio derivanti dagli immobili, da presentare direttamente all’Ufficio Tecnico Comunale;
- in caso di allaccio al canale consortile “Roccapiemonte”, esibire la relativa autorizzazione;
- in caso contrario, dovranno provvedere a:
- 1. inoltrare richiesta di allacciamento alla rete fognaria cittadina entro e non oltre 15 (quindici) giorni dalla data dell’ordinanza dello scorso 26 novembre 2020;
- dismettere, conseguentemente, a loro totale cura e spese, l’eventuale preesistente sistema di smaltimento delle acque reflue diverso dal collettamento alla rete pubblica di fognatura nera e/o immesso nel canale consortile “Roccapiemonte”, qualora non autorizzato;
- a loro totale cura e spese, all’adeguamento del proprio impianto interno fognario in modo tale che i liquami provenienti dallo stesso possano confluire verso il pozzetto-sifone di allaccio alla rete fognaria pubblica e quindi essere smaltiti attraverso la rete stessa.